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foto via web |
Tra occhi bendati in cerca di luce
il buio avvolge il cuore e induce al lutto.
Tutto si tinge di vergini frutti, tra rovi guardinghi disumani.
E la pelle si graffia in sogni
che scorrono tra rami di spine, eco di passi affannati
nei canti di navi perdute nell’invisibile.
Vite dimenticate, sulle labbra imbrattate
dalla linfa mortale di neri colori.
Oscurità che stringe come un laccio
la luce nascosta tra fronde altere
che fugge da sogni inconsapevoli, nei giochi di ieri.
Tra graffi e spine, un battito umano si fa strada
su petali umidi di un mondo lontano.
©️ Emyly Cabor
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