Nel buio avvolgente della notte profonda
una donna siede, silenziosa e sola
con gli occhi che brillano di storie perdute
e il cuore ferito che lentamente consola.
Corpo e mente, un campo di battaglia
di ricordi pungenti, ma nel dolore
una luce si accende
la forza la chiama, risveglia sentimenti.
Bruciata da fiamme, dai giudizi crudeli
le ceneri parlano, raccontano il male
ma nel ventre del tronco, una vita si agita
radici affondano, più forti e vitali.
Rinascerai, oh donna, come la fenice
dai rovi del passato, dal fumo e dal sale
troverai la tua voce
perché ogni cicatrice è un segno vitale.
Le stelle ti guardano, testimoni severe
sussurrando promesse di giorni migliori
il futuro ti attende, con braccia sincere
scolpirai il tuo destino, lontano dai dolori.
Abbraccia il tuo viaggio, la tua bellezza
nel corpo e nella mente che hai riavuto
sei il fulcro di forza, dolcezza e grandezza
da questo momento in poi, sarai il tuo aiuto.
© Emyly Cabor
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