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foto via web |
Ho il dono della seconda vista, quella dell’anima, un velo sottile che separa me, dal mistero. Non vedo solo fantasmi o ombre, ma in primis leggo nel cuore, per me è come un libro aperto. Vedo la tristezza celata in un sorriso, la gioia trattenuta, un pianto silenzioso. Le parole non dette, le emozioni profonde. Mi basta poco per vedere la scintilla interna, che rivela la verità che gli occhi non vedono. Osservo lo sguardo, la piega della fronte, il tremore delle mani, il respiro affannoso, e leggo la storia interiore. Questa mia facoltà, è un dono pesante, una responsabilità. Perché vedo oltre le maschere, le finzioni, le apparenze ingannevoli, le ipocrisie comuni. Vedo la vulnerabilità, la fragilità umana, la bellezza nascosta, la purezza dell’anima. E imparo a comprendere, ad amare profondamente, ad accettare le debolezze, le imperfezioni. Perché dietro ogni sguardo, ogni sorriso, ogni lacrima, si cela un universo di sogni, di paure, di speranze, di gioie intense, di dolori laceranti. Un mondo segreto, nell’intimità profonda, che solo la seconda vista può comprendere. E sento di questa conoscenza, il peso e la leggerezza, consapevole che questo dono mi lega all’umanità. Per questo osservo con rispetto, con amore e umiltà, le anime che incontro nel mio cammino, cercando di capire, di sentire, di condividere, la bellezza del sentire. Questo dono, oltre a rendermi partecipe del mondo invisibile, mi arricchisce e mi insegna il mistero della vita.
©️ Emyly Cabor
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