venerdì 13 dicembre 2024

DESTINO


 

                         
                                                              Foto via web

 

Nell’ombra si nasconde un fato incerto

tra i sussurri di cuori

la luna in un cielo aperto 

traccia cammini di amore e dolore. 

Un giovane con occhi di mare

cerca risposte nei lucidi sogni

un dado lanciato

che sa di fare un viaggio nel tempo

tra sguardi mutevoli e perduti. 

Nell’eden i segreti 

riposano negli alberi secolari

tra voci bianche che invitano a danzare. 

La sorte si gioca in una notte buia

con stelle che ridono di scelte vane.

Oh, destino

nessuno può fermare il tuo dire

né stringere il tempo tra dita febbrili

ma chi crede nel sogno

prima o poi tra ardori gentili 

riavrà il suo amato, senza nulla tradire. 

Prosegue così, il gioco del destino

il cuore, guidato dal mistero

scopre che ogni passo 

è già stato scritto nel cielo.

©️ Emyly Cabor

venerdì 29 novembre 2024

IL SOLE



 

Carissimi, vi descrivo come è nato il brano IL SOLE.

Un giorno di Agosto, mentre mi trovavo sul molo a guardare le barche ormeggiate, non so come in un attimo sono caduta nel mare che  quel giorno era tempestoso. Mentre le onde  si infrangevano con furia sulla scogliera, io mi trovavo in balia della loro forza, lottando disperatamente per non essere inghiottita dalle acque tumultuose. Il cielo era plumbeo, i tuoni rimbombavano e la pioggia batteva senza sosta sul mio corpo ormai esausto. Senza più combattere, mi lasciai andare giù. In quel momento di estremo pericolo, quando ogni speranza sembrava perduta, una figura  apparve all'orizzonte, come un raggio di luce in mezzo all'oscurità. Era un un uomo dalla bellezza sconvolgente, i cui capelli dorati fluttuavano al vento come fiamme danzanti. I suoi occhi, di un azzurro intenso come il mare stesso, mi fissavano con amore, mentre le sue braccia forti mi afferravano e mi tiravano fuori dalle acque vorticose avvolgendomi nelle sue grandi ali.  In quel momento, sentii come se il Sole fosse spuntato all'improvviso, rischiarando la mia anima e infondendomi una nuova forza vitale.

I suoi movimenti erano fluidi e gentili, e il suo sguardo emanava  serenità. Nel suo caldo abbraccio, lentamente,ripresi conoscenza. Con un sorriso rassicurante, l'uomo mi rivelò di essere un Angelo, sceso dal cielo per vegliare su di me e  per  proteggermi dai pericoli della vita. Mi spiegò che aveva avvertito il mio grido di aiuto e si era precipitato in mio soccorso. Ascoltando le sue parole, sentii il mio cuore riempirsi di gratitudine e di meraviglia. Da quel giorno, la mia vita è cambiata radicalmente. 

Ogni volta che penso a quell'episodio, il mio animo si riempie di una gioia indescrivibile e di una profonda riconoscenza verso il mio Angelo. Così ho deciso  di omaggiarlo attraverso la musica, componendo una canzone che potesse esprimere tutta la mia gratitudine e il mio amore. Il brano, intitolato "Il Sole", è un inno alla luce che ha illuminato il mio cammino in un momento di  disperazione. Nelle sue note, ho cercato di catturare l'essenza del mio Angelo, la sua grazia, la sua forza e la sua infinita bontà. Ogni volta che lo ascolto, rivivo quell'istante in cui il suo sguardo mi ha trasmesso la certezza che non ero sola, che c'era qualcuno che vegliava su di me. La composizione del brano è stata un processo catartico, un modo per me di elaborare l'esperienza vissuta e di rendergli omaggio in maniera tangibile. Ogni strofa, ogni accordo, ogni parola è stata scelta con cura, per creare un'opera che potesse trasmettere l'intensità delle emozioni provate in quel momento cruciale. Mentre le note si susseguono, l'ascoltatore è trasportato in un viaggio ricco di luce  fino a raggiungere la riva della speranza e della rinascita. Chiudete gli occhi e lascetevi andare sulle note del "IL SOLE", vi donerà luce e serenità.

© Emyly Cabor

 

CAPRICCIO DI DONNA


 

Carissimi,  vi descrivo come è nato il brano  "Capriccio di donna".

In quei masi  la mia anima era pervasa da un'emozione così intensa  che non potevo fare a meno di esprimerla attraverso le parole. Quel titolo racchiude in sé tutta la complessità e la bellezza di un cuore che ama. Quando ho scritto  la poesia, da cui ho tratto il testo per riportarlo in musica,  mi sono immersa in un viaggio interiore, cercando di penetrare nell'intimo della mia anima, di cogliere i suoi segreti più reconditi e di tradurli in suono. Ho  voluto celebrare l'amore e la passione che una donna è in grado di suscitare nel cuore di chi la ama veramente. L'amore è un fuoco che brucia ed illumina le notti più buie, è un vento che spazza via ogni cosa, e riempie il cuore di speranza e fiducia nell'amato. In "Capriccio di donna"  ho  raccontato la donna che sono, nelle sue sfumature, nella sensualità, nella  forza di carattere.
Ho descritto  gli slanci passionali,  la profondità del mio universo emotivo. Ho reso omaggio alla mia essenza, forte, invincibile, ma nello stesso tempo romantica e dolce.

© Emyly Cabor

mercoledì 27 novembre 2024

ARPEGGI DI MEMORIA

 

 


 

Carissimi, vi descrivo  come è nata, Arpeggi di Memoria.

L'ho scritta perché il mio cuore era pieno di emozioni che non volevo esprimere  solo a parole. Ogni nota, ogni accordo, era un frammento di un ricordo, una storia che voleva essere raccontata. Ogni arpeggio suonato alla chitarra evocava immagini, sensazioni, momenti che avevano plasmato la mia anima. Era come se il mio strumento fosse una finestra sul passato, una porta che mi ha permesso di rivivere istanti preziosi e indimenticabili. Ho cercato di catturare l'essenza dei miei ricordi, di trasformarli in note che potessero risuonare nell'anima di chi le ascoltava.  Un frammento di me stessa che prendeva vita, una finestra aperta sul mio mondo interiore. E' nata così  Arpeggi di Memoria  perché sentivo il bisogno di raccontare, di condividere con il mondo le emozioni che la musica aveva suscitato in me. Ogni accordo, ogni melodia, era un tassello di un puzzle che, una volta assemblato, avrebbe rivelato la mia anima. Chiudete gli occhi e lasciatevi anche voi avvolgere dai ricordi.

© Emyly Cabor