Carissimi, vi descrivo come è nata, Arpeggi di Memoria.
L'ho scritta perché il mio cuore era pieno di emozioni
che non volevo esprimere solo a parole. Ogni nota, ogni accordo, era un
frammento di un ricordo, una storia che voleva essere raccontata. Ogni arpeggio suonato alla chitarra evocava immagini,
sensazioni, momenti che avevano plasmato la mia anima. Era come se il
mio strumento fosse una finestra sul passato, una porta che mi
ha permesso di rivivere istanti preziosi e indimenticabili. Ho cercato di catturare l'essenza dei miei
ricordi, di trasformarli in note che potessero risuonare nell'anima di
chi le ascoltava. Un frammento di me stessa che prendeva vita,
una finestra aperta sul mio mondo interiore. E' nata così Arpeggi di Memoria perché
sentivo il bisogno di raccontare, di condividere con il
mondo le emozioni che la musica aveva suscitato in me. Ogni accordo,
ogni melodia, era un tassello di un puzzle che, una volta assemblato,
avrebbe rivelato la mia anima. Chiudete gli occhi e lasciatevi anche voi avvolgere dai ricordi.
© Emyly Cabor
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