Custodiscimi, tra le pieghe del silenzio
dove l’eco del mondo svanisce nell’ombra
e il respiro dell’aria è un sussurro segreto
un’intimità che solo noi possiamo sfiorare.
Custodiscimi, nei tuoi occhi di cenere e stelle
dove il tempo si scioglie in un muto abbraccio
e il cuore batte come un tamburo lontano
mentre l’universo ci guarda, da spettatore in attesa.
Custodiscimi, quando il vento ruggisce tra le fronde
quando il cielo diventa un mosaico di fiamme e acciaio
e l’incertezza ci sfiora come una fiala di veleno
tu, piccola stella, sarai la mia terra, il mio confine.
Custodiscimi, nell’istante che sfuma come il crepuscolo
quando la luce si piega e la notte diventa un respiro
ogni parola non detta è un sigillo, ogni silenzio tra noi
è un segreto antico, che solo noi possediamo.
Custodiscimi, quando il caos sussurra nei nostri passi
quando la vita ci infrange con le sue onde
e i sogni sembrano polvere, perché tu sei l’invisibile
radice sotto la neve, con te, ogni ombra si fa luce
ogni abisso si fa terra.
© Emyly Cabor
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