Camminava in quella strana atmosfera ricca di luci e suoni. In quel mondo ovattato tutto sembrava possibile anche l'impossibile. Un sospiro e lo vide apparire. Dimmi, chi sei tu. Sono il tempo recitò. Il tuo tempo. Ti svelerò i segreti più profondi dell'esistenza. La forza la lotta e la vita che nasce. Nel bagliore di quel mondo sconosciuto varcò la soglia di quel cerchio sacro immenso. La sua immagine riflessa in uno specchio. La ferita non fa più male pensò e la consapevolezza di se le avvolse l'anima inondando il cuore e i respiri di pura gioia spirale d'improvvisa beatitudine nel quieto silenzio dei suoi sogni. Emyly Cabor
Sogni meteore che sfrecciano nel cielo. Sogni inebrianti come profumo di fiori appena sbocciati. Sogni che s'intrecciano come le nostre mani. Sogni che filano sicuri come la scia di una nave. Sogni che che niente e nessuno potrà mai fermare. Emyly Cabor
Donne che si perdono in strade buie accarezzate dalla malinconia dei loro stessi passi. Passi pesanti che vibrano nel silenzio della notte. Donne che salutano uomini che corrono su auto veloci. Donne che soffrono mentre un sorriso senza senso tiene loro compagnia. Donne vestite di solitudine come farfalle sotto le stelle cadenti. Donne che inseguono un sogno lontano mentre attendono una vita migliore