domenica 20 aprile 2025

SEGRETO

  

foto via web

 

C'è un segreto nascosto nella donna,  che se toccato nel profondo 

può farla impazzire nel buio di una stanza.

Non sono i capelli,  non sono i seni, contro cui il cuore batte  

né il morbido abbraccio dei capezzoli al mattino.

Bisogna cercare  dove batte l'onda più profonda lì
 
nel giardino del petto, si nasconde il mistero.

È il cuore, oh sì, è il cuore da toccare, con gentilezza e ardore 
 
con sguardi e parole,  toccato nel modo giusto 
 
lei esploderà in un vortice di emozioni. 
 
E così,  la donna impazzirà, perché il cuore 
 
è il suo punto G.
 
©  Emyly Cabor

NOTTI D'ESTATE


foto via web


Notti d'estate, ombre di luna piena

ancora prima del tuo venire, ma sono da me veramente amate

poiché il tuo respiro mi fa tremare.

La tua brezza leggera, un bacio soffice, mi accarezza la pelle

mi fa sorridere, il tuo calore, un abbraccio 

che mi stringe forte e mi fa sentire viva.

La sera è calda, la notte è fresca

solo il vento canta,  le stelle brillano, come diamanti preziosi

e io resto qui, a godermi la tua compagnia.

Afose son le notti d'estate, ancora prima

del tuo dolce venire, ma sono da me veramente amate

poiché baciandomi, mi fai svenire

nel tuo amore.
 

****


Tu sei la mia amante, la mia compagna 

la tua presenza, è un rifugio, dove posso trovare pace

il nostro amore, è un viaggio, senza fine e confine

e io resto qui, a godermi la nostra compagnia.

Afose sono le notti d'estate 

trovano il loro splendore quando i caldi raggi del sole 

riscaldano la pelle e l'aria è impregnata di profumi fragranti.

Ma ancora prima di questa loro venire

le tue carezze mi fanno sognare, di notti estive che saranno infinite

e di te, amore, sarò sempre grato.

La tua bocca dolce, un fiore e preso dalla tua passione

non so più cosa pensare o dire.

In queste ore d'estate così calde il tuo bacio è frescura 

quando ti stringo tra le mie braccia

sento che il mondo 

intorno si perde, ed io resto con te, con il cuore pieno.

© Emyly Cabor

MELODIA DI SOSPIRI

foto via web

I tuoi sensi, suoni di un’armonia

si perdono leggeri, oltre la fantasia.

L'inseguo, t'inseguo in questo gioco

la mia volontà frantumata, in mille pezzi l’occasione 

che scivola via come il foglio trasportato dal vento 

catturato, poi svanito.

Ma ecco, nel silenzio, riemerge intera e mutata 

la melodia dei sospiri, un bocciolo dischiuso 

che danza sotto la luna d’incanto, un chiarore

svela l’anima, alla dolcezza del tuo canto.

Oh, suono lieve, mi avvolgi come un abbraccio 

ogni nota una carezza e  pausa  

ciò che perdo per cercarti, è un ritornello di vita 

una sinfonia di sogni, dove tu e io siamo uniti 

in questa danza infinita.

Siamo musica,  nei  sensi che si perdono 

oltre la fantasia, che si diffonde come una nuvola. 

Mi insegui, t'inseguo, la mia volontà, in mille pezzi sparsi 

in frammenti di un sogno, in  cascate di pensieri 

la ritrovo, intera e mutata, nel bocciolo dischiuso 

della tua melodia, note delicate che s'intrecciano 

sospiri  in un canto di stelle, un richiamo d'amore 

che avvolge l'anima in un vortice di colori 

e nel silenzio, risuonano i battiti di due cuori. 

© Emyly Cabor

venerdì 18 aprile 2025

PENSIERI PROIBITI


 

"Arpeggi di Memoria"

testo e musica 

Emyly Cabor

 

Nel silenzio della notte, pensieri proibiti

come fiori nel fango 

sbocciano furtivi, pronti a bruciare.

Sotto il velato manto della luna

le menti si accendono

e il cuore trema, di desideri infiammati.

C'è un invito in ogni sguardo rubato 

un labirinto di emozioni celate 

dove l'amore e la passione sono legate. 

Nei pensieri proibiti

le labbra si sfiorano, nei giochi bizzarri 

nel giardino di rose senza uguali.

Ma è nel coraggio di sfidare la sorte 

che si trovano le chiavi di un mondo segreto 

dove il vero inizio è oltre la morte

e i pensieri proibiti diventano un credo.

Sogni incatenati si librano ora 

in un volo audace verso cieli lontani 

trasformando il silenzio in dolce aurora 

in un canto di vita, dove tutto è permesso 

e i pensieri proibiti danzano, sovrani.

©Emyly Cabor