Nel silenzio della casa, le tue parole ondeggiano come
foglie nel vento, nell’eco di dolcezza che abbraccia la memoria di un affetto
che rimane.
Le tue mani, carezzevoli come il sole, tracciavano
storie nei miei sogni, e ogni mio passo, ora, porta il sussurro del tuo nome.
I ricordi sono un fiume di vita, negli eterei abbracci
che scaldano il cuore, un invito che induce a guardare oltre, nel ricordo
dei tuoi baci dati con dolcezza.
Ricordo te, mamma, nel profumo del talco che inondava
la casa, le tue mani agili nel cucire eleganti vestiti, con il sole che
filtrava attraverso le tende della veranda, tra canti e risate alternate.
Nella quiete della sera, la tua fantasia si perdeva in
ogni viaggio sognato, in ogni sguardo, cercato nelle stelle lontane.
Nel silenzio ti sento vicina, un profumo di fiori
nella percezione divina. Con le mani nel vento, ti cerco, ti trovo, sei la mia
euritmia, il mio tesoro.
Nel giardino delle viole dove la Luce racconta le
storie più belle, cammino al tuo fianco nella tua amabile voce che è un
perpetuo ti voglio bene.
Ora insieme ricamiamo origami nel vento, nel profumo
di un passato che non svanisce, ma vive nei ricordi intessuti in ogni tua
parola, nel verso che mai tace e tutto consola.
Nel chiarore del sole, il tuo sorriso è vita che
continua in una terra vicina, negli abbracci che doni a chi ti viene incontro
per prima.
Sei andata via, ma il mio cuore è con te, nel nostro
amore, che è l’energia più pura è vera che c’è.
© Emyly Cabor