domenica 23 marzo 2025

ASCOLTA IL SILENZIO

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Nuvole sospese, silenzio di pietra, tempo che si scioglie in un sospiro muto, nel vento che canta parole senza suono.

Luce spezzata, frammenti di cielo, l’anima si perde nel vuoto infinito, un raggio sfiora l’eterno, e il nulla si riveste di senso.

Acqua che scorre, memoria di sogni, il passato si confonde con l’attesa. Onde che parlano al silenzio, nel futuro che si dissolve in un attimo.

Terra che trema, radici profonde, il cuore batte in un ritmo antico. Una voce chiama dall’abisso, e il tempo si ferma in un respiro.

Fuoco che arde, cenere di vita, l’eternità si nasconde nel bagliore che illumina l’oscurita’, nell’infinito che si rivela nel nulla.

Stelle cadenti, sguardi perduti, l’universo si chiude a cerchio, nel silenzio che parla all’anima, il mistero svela tutta la sua trama.

©️ Emyly Cabor

OMAGGIO ALLA POESIA

foto via web

 

In un sussurro, la poesia si svela

arcana e vibrante, un canto nel cielo che ascolta.

Nei versi si intrecciano sogni, passioni

le ombre del cuore e le sue ragioni

come papaveri che sbocciano 

in un campo profumato di fiori.

Con pennellate di luce e di bruma

ogni parola è un ricamo di emozioni

che scorrono e fendono suoni.

Ode ai poeti, viaggiatori del vento

che colgono in attimi  il mondo

come ali di angeli che tracciano destini.

Poesia, tu sei rifugio per anime assetate

una sorgente d’acqua dolce 

che disseta e mai si prosciuga.

©️ Emyly Cabor

martedì 18 marzo 2025

VERGINI FRUTTI

foto via web

 

Tra occhi bendati in cerca di luce

il buio avvolge il cuore e induce al lutto. 

Tutto si tinge di vergini frutti, tra rovi guardinghi disumani.

E la pelle si graffia in sogni 

che scorrono tra rami di spine, eco di passi affannati 

nei canti di navi perdute nell’invisibile.

Vite dimenticate, sulle labbra imbrattate 

dalla linfa mortale di neri colori.

Oscurità che stringe come un laccio

la luce nascosta tra fronde altere

che fugge da sogni inconsapevoli, nei giochi di ieri. 

Tra graffi e spine, un battito umano si fa strada

su petali umidi di un mondo lontano.

©️ Emyly Cabor

 

LA NOTTE DEI POETI

I poeti di Roma, dei ribelli in una dura società | Roma.Com
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Nella notte profonda, i poeti in silenzio ondeggiano
sotto un cielo di stelle. 

Con parole di luna e sogni di vento
tracciano sentieri di dolce tormento.

Sussurri di versi, melodie nel buio,
ogni parola è un eco, un fragore di affetto.

Riflessi di passioni, segreti svelati,
nei lampi di pensieri, desideri incantati.

La penna è una spada, il foglio una tela,
dove l’anima è nuda, la verità si rivela.
 

Frammenti di vita, ricordi di amori,
si intrecciano lenti, come flauti, come cuori.

Ecco, l’ombra che  sfiora l’ignoto,
nel mistero della notte, trovano il loro volto.
 

Ogni stella è un cuore, ogni sogno un canto,
nei silenzi dorati, il mondo diventa un incanto.

In questa notte, i poeti si ascoltano,
nel battito eterno, i loro versi si abbracciano.
 

E mentre l’universo in silenzio si posa,
la poesia fiorisce, come una rosa.

©  Emyly Cabor