Nel silenzio della casa, le tue parole ondeggiano come
foglie nel vento, nell’eco di dolcezza che abbraccia la memoria di un affetto
che rimane.
Le tue mani, carezzevoli come il sole, tracciavano
storie nei miei sogni, e ogni mio passo, ora, porta il sussurro del tuo nome.
I ricordi sono un fiume di vita, negli eterei abbracci
che scaldano il cuore, un invito che induce a guardare oltre, nel ricordo
dei tuoi baci dati con dolcezza.
Ricordo te, mamma, nel profumo del talco che inondava
la casa, le tue mani agili nel cucire eleganti vestiti, con il sole che
filtrava attraverso le tende della veranda, tra canti e risate alternate.
Nella quiete della sera, la tua fantasia si perdeva in
ogni viaggio sognato, in ogni sguardo, cercato nelle stelle lontane.
Nel silenzio ti sento vicina, un profumo di fiori
nella percezione divina. Con le mani nel vento, ti cerco, ti trovo, sei la mia
euritmia, il mio tesoro.
Nel giardino delle viole dove la Luce racconta le
storie più belle, cammino al tuo fianco nella tua amabile voce che è un
perpetuo ti voglio bene.
Ora insieme ricamiamo origami nel vento, nel profumo
di un passato che non svanisce, ma vive nei ricordi intessuti in ogni tua
parola, nel verso che mai tace e tutto consola.
Nel chiarore del sole, il tuo sorriso è vita che
continua in una terra vicina, negli abbracci che doni a chi ti viene incontro
per prima.
Sei andata via, ma il mio cuore è con te, nel nostro
amore, che è l’energia più pura è vera che c’è.
Buongiorno Emyly è un piacere incontrarti ed è un piacere
presentarti ai lettori di Alessandria today che troveranno nei diversi
modi in cui esprimi la tua arte, espressioni di loro interesse, essendo
tu musicista, cantautrice, pittrice e poetessa. È da pochissimi
giorni che è uscito il tuo singolo “Arpeggi di Memoria” e e tra non
molto uscirà la tua raccolta di poesie dal titolo “Vibra un Canto”.
A
che età hai iniziato a manifestare la tua arte? E in particolare ha
iniziato a scrivere da giovane o da adulta? E com’è nata l’esigenza di
scrivere poesie?
Buongiorno Marcello un saluto a te e a tutti i lettori di Alessandria Today. Sono
certa di essere nata con dei doni, tra cui la Poesia. Nell’età scolare
scrivevo tantissimo, la mia insegnante si meravigliava come descrivessi
mondi sconosciuti e usassi termini non consueti per una bambina. Ma
l’esigenza di scrivere è diventata più forte quando un episodio
spiacevole accadde nella mia vita. Avevo otto anni ero al mare con la
mia famiglia e un pomeriggio mentre passeggiavo sul molo con una
compagna di giochi, caddi in mare nel punto più pericoloso, dove c’era
un mulinello. Pur sapendo nuotare bene la mia forza era niente contro
quel vortice che mi risucchiava giù. E fu proprio lì che accadde un
qualcosa che cambiò la mia vita per sempre. Mentre venivo risucchiata
giù, una voce dolce ma autorevole mi indusse a riaprire gli occhi.
Inizialmente vidi una luce radiosa come un Sole che girava
vorticosamente sprigionando colori che presero la forma di due braccia
la quale mi alzarono dal fondale marino e mi avvolsero in un abbraccio.
Nel suo respiro ho ripreso a respirare di nuovo e la percezione della
realtà che avevo vissuto fino a qualche minuto prima cambiò totalmente.
Da allora nelle mie liriche scrivo di Lui.
Esiste un nesso sentimentale e/o culturale tra il tuo essere poetessa e le tue altre attività artistiche?
La mia formazione artistica è avvenuta presto, prima con mio padre e
con i tanti artisti che frequentavano l’Atelier. Musicisti, poeti,
scrittori, scultori, hanno avuto un forte impatto su me. In seguito ho
intrapreso gli studi sia musicali che artistici. Così tra musica e arte
la poesia nasceva spontanea, ogni nota e ogni colore era spunto per
scrivere un pensiero che veniva dal cuore.
Quale delle tue attività senti più vicine al tuo modo di essere?
Direi tutte. La prima che mi è venuta incontro è stata la musica.
Sono nata col sottofondo dei famosi Jeux Inderdits suonata alla chitarra
da mio padre. Di pari passo ci sono le altre arti in tutte le forme,
infine la poesia che entrambi i miei genitori amavano. Mia madre
recitava ogni giorno una lirica e mio padre l’accompagnava con il
mandolino, rimanevo estasiata ad ascoltarli, era come aver trovato un
angolo di paradiso.
Quali sono le letture che preferisci? E quali quelle che hanno contribuito alla tua formazione di poeta?
Mi è sempre piaciuto leggere di tutto, ma tra i tanti libri Cime
Tempestose di Emily Bronte mi è rimasto nel cuore. Una storia d’amore
che va oltre la morte e ad ogni sensazione umana è vero amore.
Fra le varie tematiche che la vita di ogni giorno offre al
poeta o che il poeta sente nell’intimità del proprio cuore di quali
preferisci scrivere? E cosa ti spinge a preferire un tema rispetto agli altri?
Nel corso degli anni ho partecipato a vari concorsi scrivendo poesie
di tematiche varie, ma scrivere di passione è quello che mi ispira di
più. In tutto questo marasma di guerre, omicidi e suicidi l’amore sembra
essere sparito, ma è solo questo nobile sentimento che nutre e dà
calore al cuore, e il cuore ha bisogno di gioia, di abbracci e affetto
per stare bene.
Ogni prodotto letterario scaturisce dalla fantasia
dell’autore. Quali differenze ritieni che ci siano tra uno scrittore e
un poeta, al di là della forma letteraria?
Il poeta arriva diretto nell’esprimere ciò che pensa, mentre uno
scrittore deve articolare una storia. L’anima si esprime attraverso la
parola e ogni cosa che viene scritta resta indelebile nell’etere che ci
circonda, quindi bisogna fare attenzione a ciò che esprimiamo.
Personalmente penso che i pensieri che si donano agli altri tramite la
scrittura devono far sognare, riflettere e insegnare qualcosa. Devono
lasciare una traccia nel nostro cuore.
Grazie Emyly per le tue gentili e esaurienti risposte. Qui di seguito il link per i lettori che volessero ascoltare su youtube la tua recente canzone “Arpeggi di Memoria”