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Luna
feconda intuizione
mistero di passione.
Giardino di mistero
in continuo movimento
di rigenerazione.
© Emyly Cabor
Nella bolgia della vanità
c'è chi viene e c'è chi va.
Ognuno si mostra per quel che è
nella spirale della vita
esperienza infinita.
© Emyly Cabor
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Arde il fuoco blu di
MICHAEL
le lingue rosse e purificatrici
convergono in brillanti raggi
nella spada di luce che purifica ogni cosa.
Nel verde smeraldo brilla
RAFHAEL
nell'aria e nel vento si libra in ogni dove
con carezzevole autorità
difende ogni respiro dell'umanità.
Scorre l'acqua che ricopre il mondo
gorgheggiando lievemente si lascia accarezzare
da chi da sempre la sa governare.
GABRIEL
senza la tua sacra alchimia
la terra sarebbe arida e amarica.
Acqua di vita fonte naturale
senza di te non si può stare.
Sorride la natura al passaggio di
URIELE
tutore di ogni bellezza
sulla stella più bella, la TERRA.
Ogni arte l'appartiene
e ne fa uso quando aduna
nella sua apparente tranquillità
confluisce le forze in contrasto
in scintille di carità.
In Lui confida la natura
quando con cura comunica al mondo
la bellezza che è sita nel Sole
Padre e Signore di ogni ragione.
Quattro pilastri della Terra
che dall'origine difendono e proteggono
il Creato
per fa si che madre Terra
generi straordinari figli di soave natura.
Nell'insieme fluirà l'avvenire
in un silenzio che si potrà udire.
© Emyly Cabor
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Io te noi, forse voi
sarete con me sulla stella
quella più bella.
Fra ricami di galassie
intersecate di luci sonore
vi eleverete allo splendore.
Amore che nutre e non abbaglia
L'IO
che trascorre e trascrive
i colori e l'arte della vita.
TE
che generi e nutri
il cielo e le notti infinite.
NOI
incontro di anime
nella fantasia dell'universo.
VOI
l'azzardo che va adagio
senza troppo coraggio.
Io te noi, forse voi
sarete con me a primavera
nella notte di luna cobalto
nell'incanto di un canto
nel vivido comando.
Acqua Fuoco Aria Terra
pensiero unico
molteplice natura
universo che incanta e canta
al forte reagire di spada
che aleggia e spodesta
un mondo che è al precipizio
rovina
di esseri mai visti da voi prima.
Io te noi, forse voi
sarete con me nella danza del sole
luce dai respiri profondi
nel sogno che protegge e confonde
l'io te noi e forse il voi
nel vuoto senza fondo
del niente più profondo.
© Emyly Cabor
"Ai miei genitori"
Mario e Irma
Suona il mandolino
nelle prime ore del mattino.
Vibra un motivo lontano
intenso e tanto caro.
L'euritmia che sprigiona
sono un sospiro nei dedali del cuore.
Inattesa una voce si accorda
al suo anelito d'ardore.
"Parlami d'amore Mariù
tutta la mia vita sei tu".
Un'emozione sale e mi assale
nel riconoscere mia madre cantare.
Assorta mi lascio trasportare
in quell'incanto di lavanda e viole.
Gli sguardi si fondono
nell'essenza vitale
in quell'abbraccio secolare
racchiuso nella danza celestiale.
© Emyly Cabor
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In un giorno di sole
passeggiando
sul sentiero dei gelsomini
ho incontrato il passato.
Un bacioe tutto riprese vita
nel desiderio di
quella felicità interrotta.
Oltre le stagioni
lentamente
tutto ricominciò a scorrere
in quella eternità invisibile.
Le ore si susseguirono senza eguali
nella luce dorata del sole.
Un soffio e tutto si ammantò di neve
nel dormiveglia del pianto
e nell'ora crepuscolare
il vento urla ancora di noi.
© Emyly Cabor
Da i confini del cielo
ti scriverò.
E sul lago dell'istante
nascosto alla realtà
ti amerò.
© Emyly Cabor