Come un cristallo
ebbro di memoria
gioco nel tempo
accarezzando ricordi.
Mutano i pensieri
a pensare l'oggi
nel dondolio della danza
scombinata del cuore.
E si impone la voce
scheggia di cielo
che recide il silenzio
mascherato di quiete foglie.
Emergendo da fruscii
di apparente sonno
vivo altri spazi
nel labirinto del tempio.
Doni di luce
vibrante di leggiadre anime
che mi cullano
nell'altrove di una fiaba
che volteggia di
capricciosa poesia.
Emyly Cabor
D.R.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver lasciato un segno nelle dimore del tempo!